Trasporto intermodale, la nuova direttiva green proposta dall'UE

La Commissione UE ha presentato una proposta di legge per cercare di ridurre l'inquinamento dei trasporti merci incentivando il trasporto intermodale

Di Arianna De Felice

Normative - Pubblicato il 14-11-2023

Stando alle recenti analisi della Commissione Europea, il trasporto merci genera oltre il 30% delle emissioni di CO₂ prodotte dai trasporti e si prevede un aumento dei volumi nei prossimi anni. Per questo motivo diventa fondamentale riuscire a cambiare il modo in cui le merci vengono spostate al fine di rendere i trasporti più sostenibili.

Ed è proprio quello che sta provando a fare la Commissione Europea con la sua ultima proposta di aggiornamento della Direttiva sul trasporto combinato che intende migliorare la competitività del trasporto intermodale, ovvero quello che unisce più mezzi di spostamento, rispetto al trasporto esclusivamente stradale.

La Direttiva sul Trasporto Intermodale e i cambiamenti mai avvenuti

I progressi della decarbonizzazione dei trasporti sono decisamente più lenti rispetto a quelli di altri settori tanto che, se altrove le emissioni sono diminuite, nei trasporti sono in aumento. Per questo motivo la Commissione Europea ha già presentato più volte delle proposte di aggiornamento della Direttiva dato che l'ultima modifica risale al 1992. La nuova proposta presentata in questi giorni completa il pacchetto Greening Freight, adottato per la maggior parte a luglio 2023, nato proprio con lo scopo di aiutare il settore del trasporto merci a fare la sua parte nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal dell’UE.

La nuova proposta dell’UE per il Trasporto Intermodale

Durante le operazioni di trasporto intermodale, un'unità di carico, ad esempio un container, viene spostata tramite una combinazione di camion, treno, chiatta, nave o aereo. In questo modo al trasporto stradale, usato per la prima e ultima tappa del viaggio del carico, vengono alternati trasporti più sostenibili come le ferrovie, le vie navigabili o il trasporto marittimo a corto raggio per la principale tratta del viaggio. Riuscire a trasportare merci in questo modo vorrebbe dire riuscire a ridurre di almeno il 40% le emissioni che vengono rilasciate nell'ambiente.

Per incentivare la scelta del trasporto intermodale, dunque, la Commissione Europea introduce un'esenzione dai divieti di circolazione temporanei, come quelli relativi al fermo nel fine settimana per i mezzi pesanti. L’obiettivo è migliorare l’uso della capacità dei terminal e di altre infrastrutture consentendo ai camion che effettuano le tratte brevi di raggiungere i terminal come e quando necessario, in base agli orari di partenza di treni, chiatte o navi.

Inoltre non mancheranno piattaforme digitali, istituite ai sensi del regolamento sulle informazioni elettroniche sul trasporto merci, in grado di fornire uno strumento di calcolo che consentirà agli organizzatori dei trasporti di dimostrare se la loro operazione è ammissibile al sostegno. 

La proposta della Commissione Europea ha fissato agli Stati membri un obiettivo di competitività volto a ridurre di almeno il 10% il costo medio porta a porta delle operazioni di trasporto combinato entro 7 anni.

«Nel 2022, sulle strade dell'UE sono state trasportate 13,6 miliardi di tonnellate di merci. Queste merci sono fondamentali per l'economia dell'UE e, con l'aumento della domanda, dobbiamo tenere sotto controllo i costi e le emissioni. Con la nostra proposta, gli autocarri continueranno ad avere un ruolo nel settore del trasporto merci, ma la loro combinazione con altri modi di trasporto più sostenibili, come le chiatte, il trasporto marittimo a corto raggio o i treni, ridurrà i costi esterni dei trasporti e ottimizzerà l’uso dei nostri trasporti. rete di trasporti a vantaggio dei cittadini e della nostra economia», ha dichiarato Adina Vălean, la Commissaria per i Trasporti.

Ora la proposta della Commissione sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel quadro della procedura legislativa ordinaria.


Potrebbe interessarti

Contatti

redazione@osservatorioeconomiacircolare.it

Ricevi la nostra newsletter

Redazione

Valentina Cinnirella

Direttrice responsabile

Simona Politini

Vicedirettrice responsabile

Osservatorio Economia Circolare è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano n. 4326/2023

Futurea S.r.l.
Piazza degli Affari 3 | 20123 - Milano (MI)
P.IVA 15942371004 | Cap. sociale € 165.629,55 i.v