SAP, alla ricerca dello zero. Visione, impegno e soluzioni per un mondo sostenibile

Combinare digitale ed ecologia per raggiungere zero emissioni, zero sprechi e zero disuguaglianze. Scopriamo come la tecnologia e le soluzioni innovative di SAP stanno guidando il cambiamento verso un futuro più verde

Di Simona Politini

People - Pubblicato il 14-12-2023

Aiutare il mondo a funzionare meglio e migliorare la vita delle persone. È questa la vision di SAP che si concretizza nello sviluppare soluzioni tecnologiche in grado di aiutare persone, aziende e istituzioni a raggiungere lo sviluppo economico, il progresso sociale riducendo l’impatto ambientale. 

A mostrare il risultato di questo impegno ci pensano i numeri: presente in 140 Paesi, con un fatturato di 30 miliardi di euro nel 2022 e più di 105mila dipendenti pronti a soddisfare le esigenze di oltre 460mila clienti; numeri che fanno di SAP uno dei più grandi fornitori mondiali di software per le aziende. A parlarci invece di come SAP declina la sostenibilità dentro e fuori l’azienda ci pensa Adriano Ceccherini, Chief Operating Officer di SAP Italia, divisione che conta oggi più di 800 dipendenti con oltre 10.500 clienti per più di 640 milioni di fatturato. 

Il ruolo di SAP nella Twin Transition

Adriano Ceccherini

La chiamano “Twin Transition”, la combinazione delle due grandi transizioni digitale ed ecologica che vanno pensate non come processi paralleli, ma come trasformazioni che possono e devono influenzarsi a vicenda profondamente. Perché una transizione verde può essere efficace solo se sostenuta dalla transizione digitale e, a sua volta, la transizione digitale può e deve contribuire alla transizione verde, ma anche essa stessa deve diventare più green. Secondo un’analisi condotta da Accenture in collaborazione con il World Economic Forum, per esempio, se portate su larga scala, le tecnologie digitali potrebbero ridurre le emissioni del 20% entro il 2050 nei tre settori a più alta emissione: energia, materiali e mobilità. Al tempo stesso, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha reso noto che i data center e le reti di trasmissione dati sono responsabili dell’1% delle emissioni di gas serra legate al consumo energetico. 

«L’innovazione digitale, e nello specifico quella sviluppata da SAP – afferma Adriano Ceccherini −, può avere un ruolo fondamentale nella transizione ecologica. Ciò di cui sono fermamente convinto è che la sostenibilità sia un tema che trascende il digitale, però non può prescindere da ciò».

In questo contesto si muove dunque SAP, con un forte senso di responsabilità nel doppio ruolo di tech company multinazionale di soluzioni software basate sul cloud, e quindi con elevato fabbisogno di elettricità per l’alimentazione e il raffreddamento dei data center sui quali le soluzioni girano, e di abilitatore di sostenibilità per le altre aziende.

Alla ricerca dello zero

Puntare a un futuro coraggioso che utilizza la tecnologia per progettare soluzioni sostenibili nel perseguimento della visione di un mondo con zero emissioni, zero sprechi e zero disuguaglianze. Un’aspirazione che SAP vuole trasformare in realtà attraverso una strategia che prende il nome di Chasing Zero (alla ricerca dello zero) e che governa tutte le scelte che riguardano in primis il suo modo di operare. Adriano Ceccherini ci spiega nel concreto cosa significa.

Zero emissioni

«Partiamo dal primo punto: zero emissioni. Noi realizziamo una serie di applicazioni che aiutano le aziende a raggiungere questo tipo di obiettivo, ma in primo luogo noi stessi. Se come tipo di realtà imprenditoriale non abbiamo impianti produttivi, sicuramente abbiamo però data center, così come personale che viaggia in tutto il mondo per gestire clienti. Quindi il primo obiettivo che ci siamo dati è quello della neutralità carbonica di SAP entro il 2023 (il termine doveva essere il 2025, ma è stato anticipato al 2023 per cui saremo in grado di centrarlo quest'anno) e un obiettivo a più lunga scadenza al 2030 che va a includere tutta la catena del valore all'interno della quale noi operiamo. 

Questo impegno ci ha portato a garantire che tutti i data center proprietari dai quali eroghiamo le nostre soluzioni siano alimentati da energia rinnovabile al 100%. I nostri data center in Germania e negli Stati Uniti hanno un Power Usage Effectiveness (la misura di quanto efficiente sia un centro di calcolo, o data center, nell'usare l'energia elettrica che lo alimenta, ndr), pari a 1.38 verso 1.0, che è il massimo teorico a cui si può tendere dal punto di vista dell'efficienza dell'utilizzo dell'energia, energia che viene certificata totalmente green, come detto sopra. Allorquando invece per erogare le nostre soluzioni ci appoggiamo a partner commerciali, ad esempio alcuni hyperscaler quali AWS, Google o Microsoft, altrettanto ci assicuriamo che i loro data center siano operati attraverso energie al 100% rinnovabili, perché ovviamente questo è un elemento rilevante. 

In aggiunta, stiamo investendo anche in certificati Eco Energy di alta qualità. 
Scendendo nel locale, la nostra sede di Vimercate è certificata Leed Platinum. Quindi dal punto di vista della tutela dell'ambiente, salute delle persone, impatto sulle risorse anche in Italia, dove non abbiamo data center, cerchiamo di parlare in maniera responsabile. 

Altro elemento rilevante riguarda il comportamento e le attività quotidiane dei singoli. Bisogna tenere presente che in SAP abbiamo oltre 100mila dipendenti, che spesso fanno commuting e ancora più spesso viaggiano per lavoro. Sfruttando la soluzione applicativa, SAP Concur, oltre a ottimizzare la gestione delle prenotazioni e delle rendicontazioni di viaggio di ciascun dipendente, siamo in grado di associare all'interno dei centri di costo di ogni singolo elemento di personale viaggiante un prezzo interno relativo al consumo di carbonio applicato a un determinato viaggio. Ciò ci permette di stimolare modalità di travel che siano quanto più rispettose per l'ambiente possibile. In questo contesto si inserisce la scelta di mettere su strada dal 2025 tutti veicoli aziendali a emissioni zero, stiamo parlando di una flotta di più di 27.000 auto (nel mondo, in media un’auto aziendale ogni 4 dipendenti)».

I risultati di queste azioni non sono tardati ad arrivare. Nel 2022 SAP ha ridotto le emissioni del 19%. E quello che SAP non può non emettere si impegna a compensarlo con progetti di riforestazione, partecipando per esempio alla LEAF Coalition o al Livelihoods carbon funds LCF con investimenti di entità anche cospicua.

Zero sprechi

«Per quanto riguarda il secondo punto, zero sprechi, stiamo cercando di agire su più aspetti. Dal 2009 abbiamo ridotto l'utilizzo della carta di circa l’88%, che praticamente non circola più in azienda. Per qualsiasi tipo di documentazione che richieda una firma, ad esempio, noi utilizziamo la nostra soluzione SAP Signature Management by DocuSign e digitalizziamo qualsiasi tipo di documentazione dobbiamo scambiare anche con i nostri clienti. 

Abbiamo ridotto del 46% le tonnellate di dispositivi elettronici buttati nel 2022. Quindi stiamo anche cercando, collaborando con partner internazionali per lo smaltimento dei rifiuti elettronici, da una parte di allungare la vita dei dispositivi, dall’altra di sfruttarne fino in fondo la disponibilità anche attraverso filiere positive del valore rendendoli disponibili alla comunità quando per le nostre attività non sono più adeguati.

Siamo un'azienda plastic free, per cui all'interno dell'azienda non si consuma plastica. 

Abbiamo ridotto nel 2022 i nostri consumi di acqua in tutte le sedi del mondo, facendo una media complessiva intorno al 23%, in alcuni casi grazie all'occupazione di sedi più efficienti da questo punto di vista, e stiamo anche ottimizzato il modo in cui l'acqua viene utilizzata nei nostri data center cercando di limitarne l'utilizzo per gli impianti di raffreddamento».

Zero diseguaglianze

E ancora. «Per quanto riguarda il terzo e ultimo punto, zero diseguaglianze, l’approccio si articola in tre diverse aree: quella della Corporate Social Responsibility, quella della Diversity & Inclusion, quella della salute e benessere.  

Riguardo al tema CSR e collaborazione con enti terzi abbiamo attivato alcune partnership con il mondo dell'educazione e del terzo settore per cercare di avvicinare alla tecnologia generazioni magari più lontane, magari meno avvantaggiate rispetto agli standard. Per l’Italia, possiamo citare alcune collaborazioni con associazioni non profit come Junior Achievement, Fondazione Mondo Digitale, Women&Technologies di Gianna Martinengo che da anni si occupa di valorizzare il talento femminile nella tecnologia.

Il tema della Diversity & Inclusion è un tema particolarmente rilevante all'interno della cultura aziendale SAP. Abbiamo un insieme di KPI che come manager dobbiamo tendere per garantire un'adeguata differenziazione degli attributi, delle culture, delle propensioni e dei generi in azienda, pensando a tutte le dimensioni possibili compatibilmente proprio quello che offre veramente il mercato del lavoro. Abbiamo costituito anche in Italia il gruppo all’interno del network globale Business Women's Network, che essenzialmente tende all'interno della nostra organizzazione a creare ruoli di leadership al femminile, per appunto un futuro sostenibile della nostra azienda. Ad oggi, il nostro amministratore delegato è una donna, Carla Masperi, e questo già dovrebbe dirla lunga sulla volontà di assicurarci un'adeguata rappresentazione del genere femminile a livello di top management dell'azienda. 
Riguardo alle attività verso l'esterno, invece, ad esempio siamo per il terzo anno partner dell’iniziativa TIM 4 Weeks 4 Inclusion, una sorta di maratona che ha l'obiettivo di aumentare la sensibilità sul tema D&I lungo il territorio. 

Infine, noi pensiamo che il tema della salute e del benessere di tutta la comunità SAP sia alla base di una collaborazione di successo quale motore del valore per l’azienda. Abbiamo così lanciato un programma che si chiama Pledge to Flex, che essenzialmente è la nostra regolamentazione interna dello Smart Working dove garantiamo da una parte un livello di sensibilità estremamente elevata nella decisione del dove lavorare, evitando quindi vincoli forti di presenza in ufficio, dall'altra parte, attraverso iniziative e spunti di socializzazione, cerchiamo di stimolare una presenza in ufficio organizzando diversi tipi di iniziative, per esempio:  percorsi di mindfulness, coaching personalizzati, corsi che hanno a che fare con la prevenzione sanitaria. Cerchiamo di organizzare anche attività nel weekend per portare le persone a incontrarsi fisicamente ancora. Tutto ciò in maniera sempre propositiva e mai direttiva».

SAP abilitatore di sostenibilità

«In un mondo in così rapida evoluzione cerchiamo di fornire alle aziende quella tecnologia, quegli elementi di flessibilità e agilità, che consentano loro di indirizzare al meglio le aspettative dei clienti, e ancor di più facendolo responsabilmente. Forniamo soluzioni che toccano la top line del bilancio di un'azienda – si pensi a soluzioni di Customer Relationship Management −, soluzioni che toccano la bottom line – per esempio tutto il mondo ERP che tocca aspetti come la pianificazione della produzione, la contabilità finanziaria, il magazzino, la logistica −, ma anche la green line, che è appunto il tema di cui parliamo oggi. Perché secondo noi gli obiettivi di tipo economico di un'azienda non possono prescindere da un concetto di Sostenibilità che va a coinvolgere sia il mondo del capitale umano ma anche, naturalmente, tutto il mondo del green», afferma Adriano Ceccherini.

«Tutto parte da un'attentissima cattura, misurazione, analisi del dato aziendale per poter prendere decisioni mirate e consapevoli − continua il COO di SAP −. Molte di queste tematiche, se vogliamo, sono sempre state comprese all'interno delle nostre soluzioni più classiche, così come alcuni temi più specifici che abbiamo trattato oggi sono compresi all'interno di soluzioni dedicate. Penso per esempio alla nostra soluzione di Human Capital Management SAP SuccessFactors che offre molti strumenti per analizzare e supportare azioni di D&I all’interno delle aziende, o alla già citata SAP Concur per implementare una sorta di rendicontazione carbonica dei viaggi dei dipendenti, o ancora a tutto il mondo ERP di SAP che da più di cinquant’anni cerca di rendere le aziende più efficienti impegnandosi nell’ottimizzare aspetti come la logistica, la produzione e i canali distributivi.

A questo ventaglio però abbiamo aggiunto delle altre soluzioni che si applicano direttamente all’obiettivo della sostenibilità ambientale. 

Ad esempio, nel mese di maggio abbiamo lanciato un concetto di Green Ledger, di contabilità green, estensione dell’ERP SAP che va ad affiancarsi alla vera e propria contabilità industriale e operativa di un'azienda. Questo sistema consente di tracciare in qualsiasi istante il profilo di compatibilità green per ogni prodotto o sottocomponente che l’azienda va a realizzare trasmettendo i valori anche al resto della filiera. Si tratta di fare in modo, quindi, che qualsiasi elemento della produzione, che si tratti di un prodotto finito o di un componente, porti con sé la sua carta di identità green. Ciò consente di avere una supply chain realmente sostenibile perché pezzo per pezzo si riesce ad avere consapevolezza di cosa si sta portando dentro e cosa si sta mettendo fuori. 

C’è la soluzione SAP Sustainability Control Tower che aiuta l’azienda a migliorare la propria “contabilità” e trasparenza in ambito ESG perché consente di creare un reporting ESG solido e verificabile con il costante monitoraggio dei KPI di sostenibilità e l’accesso a dati affidabili.

Da oltre un anno abbiamo messo a disposizione delle organizzazioni SAP Sustainability Footprint Management, un'unica soluzione che calcola e gestisce l'intera gamma di emissioni di gas a effetto serra di un’azienda e della sua catena del valore. Utilizzando questa soluzione, le aziende possono ridurre il proprio rischio climatico e progredire verso il raggiungimento degli impegni in materia di clima grazie a una migliore conformità e rispetto della reportistica. Inoltre, le imprese possono raggiungere l'eccellenza operativa migliorando drasticamente la velocità, l'accuratezza e l'efficienza dei calcoli e della gestione delle loro emissioni.

Una soluzione che permette alle imprese di migliorare il proprio impatto ambientale e che abbiamo annunciato a maggio di quest’anno è SAP Sustainability Data Exchange, che consente a un’organizzazione di scambiare in modo sicuro dati di sostenibilità standardizzati con partner e fornitori per accelerare la decarbonizzazione delle supply chain.

Infine, un altro esempio è dato da SAP Responsible Design and Production che calcola gli obblighi di responsabilità estesa del produttore, le tasse sulla plastica e gli impegni aziendali per ottimizzare le scelte materiali fin nella fase di design di un nuovo prodotto. La soluzione aiuta un’azienda a passare a prodotti e imballaggi più sostenibili, fornisce intelligenza che consente di monitorare, misurare e agire, in modo da eliminare gli sprechi, far circolare i materiali».

SAP, un impegno nella sostenibilità riconosciuto

A fronte di tutto ciò non stupisce che tanti siano stati i premi e riconoscimenti ottenuti da SAP in questi anni per il suo impegno nella sostenibilità. A voler restringere il campo nel nostro Paese e nell’ultimo anno, abbiamo chiesto ad Adriano Ceccherini di citarcene giusto un paio particolarmente significativi per l’azienda.

«In Italia ci ha fatto molto piacere il riconoscimento ricevuto recentemente da uno dei nostri clienti. Lo scorso novembre SAP Italia si è aggiudicata il riconoscimento “Supplier Awards 2022” di Chiesi Farmaceutici. SAP è stata premiata per il progetto NET ZERO nella categoria “We Excel in Sustainability”, premio assegnato alle imprese che hanno presentato un rilevante progetto di sostenibilità attivato all’interno della propria organizzazione.

Altro riconoscimento gradito è stato la premiazione di SAP Italia ai CEOforLIFE Awards 2023 nella categoria Environment per l’impegno portato avanti dall’azienda sempre attraverso il progetto NET ZERO. 

E proprio settimana scorsa, SAP Italia ha ricevuto da Junior Achievement Italia il premio Best Volunteer Program Award per il miglior progetto di volontariato dell’anno.

E a livello internazionale?

«Lato global, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, il Carbon Disclosure Project (CDP) ci ha riconosciuto leader del coinvolgimento dei fornitori nel 2022, e il Dow Jones Sustainability World Index, per il sedicesimo anno consecutivo, ha identificando SAP come leader nel settore software in campo ambientale, sociale e di governance (ESG) con 80 punti su 100».


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