La Direttiva Efficienza Energetica è ora in Gazzetta Ufficiale

La nuova Direttiva UE 2023/1791, che modifica il precedente regolamento UE 2023/955, mira a diminuire il consumo di energia finale nell'UE del 11,7% entro il 2030

Di Redazione

Normative - Pubblicato il 21-09-2023

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale Europea la nuova Direttiva UE 2023/1791 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 settembre 2023 sull'efficienza energetica e che modifica il regolamento UE 2023/955.

Cosa prevede la Direttiva Efficenza Energetica voluta dall'UE

La nuova Direttiva sull'efficienza energetica voluta dall'Unione Europea (qui il testo integrale) prevede che gli Stati membri si impegnino collettivamente a ridurre il consumo di energia finale di almeno il 11,7% entro il 2030 rispetto alle previsioni di consumo energetico per il 2030 stabilite nel 2020. Questo si traduce in un limite massimo per il consumo di energia finale dell'UE di 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 993 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per il consumo primario.

Il limite per il consumo finale sarà vincolante per gli Stati membri nel loro insieme, mentre l'obiettivo per il consumo di energia primaria sarà indicativo.Il consumo di energia finale rappresenta l'energia consumata dagli utilizzatori finali, mentre il consumo di energia primaria comprende anche ciò che viene utilizzato per la produzione e la fornitura di energia.

Contributi nazionali e meccanismi di riempimento delle lacune

Tutti gli Stati membri, come riportato dal comunicato ufficiale, contribuiranno al raggiungimento dell'obiettivo generale dell'UE. Definiranno contributi nazionali indicativi e traiettorie per conseguire l'obiettivo nei loro piani nazionali integrati per l'energia e il clima (PNEC). I piani PNEC aggiornati erano previsti per giugno 2023 e i piani definitivi sono previsti per il 2024.

La formula per calcolare i contributi nazionali all'obiettivo sarà indicativa, con la possibilità di variare fino al 2,5%.

La Commissione verificherà se tutti i contributi raggiungono l'obiettivo dell'11,7%, e nel caso contrario, apporterà correzioni ai contributi nazionali inferiori all'importo che si otterrebbe utilizzando la formula (il cosiddetto meccanismo di riempimento delle lacune).

La formula si basa, tra l'altro, sull'efficienza energetica, sul PIL pro capite, sullo sviluppo delle energie rinnovabili e sul potenziale di risparmio energetico.

Risparmio energetico

L'obiettivo di risparmio energetico annuale per il consumo di energia finale aumenterà gradualmente dal 2024 al 2030. Gli Stati membri garantiranno in media un nuovo risparmio annuale dell'1,49% sul consumo di energia finale nel corso di tale periodo, raggiungendo gradualmente l'1,9% entro il 31 dicembre 2030.

Il settore pubblico dà il buon esempio

Le nuove regolamentazioni stabiliscono l'obbligo specifico per il settore pubblico di raggiungere una riduzione annuale del consumo energetico dell'1,9%, escludendo i trasporti pubblici e le forze armate. Inoltre, gli Stati membri dovranno ristrutturare ogni anno almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà delle istituzioni pubbliche.

 

 


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