Il bando per le PMI dedicato alla biodiversità

Il Consiglio nazionale delle ricerche lancia un bando per le PMI legato ai temi della biodiversità. Iscrizioni aperte sino al 14 marzo

Di Arianna De Felice

Bandi e Call - Pubblicato il 01-03-2024

Come riporta il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la biodiversità è stata definita dalla Convenzione sulla diversità biologica (CBD) come la variabilità di tutti gli organismi viventi inclusi negli ecosistemi acquatici, terrestri e marini e nei complessi ecologici di cui essi sono parte. Le interazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente fisico danno luogo a relazioni funzionali che caratterizzano i diversi ecosistemi garantendo la loro resilienza, il loro mantenimento in un buono stato di conservazione e la fornitura dei cosiddetti servizi ecosistemici.

Dato che proteggere la biodiversità diventa sempre più fondamentale, il primo bando per il finanziamento di progetti innovativi delle PMI la pone al centro delle aree di ricerca. A lanciare il bando è il Consiglio nazionale delle ricerche, nell’ambito delle attività del National Biodiversity Future Center (NBFC) - Spoke8 “Open Innovation & Development of KETs”, coordinato dall’Unità Valorizzazione della Ricerca.

Il bando sulla biodiversità

Il bando ha stanziato circa 20 milioni di euro volti a sostenere le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ad opera delle micro, piccole o medie imprese, finalizzate allo sviluppo e all’utilizzo di green-low cost Key Enabling Technologies (KETs), tecnologie Internet of Things (IoT) e Artificial Intelligence (AI) per la conservazione, monitoraggio, restauro e valorizzazione della biodiversità nei seguenti contesti: mare; terra, incluse acque dolci; zone urbane. 

I progetti finanziati saranno accompagnati dall’Unità Valorizzazione della Ricerca del Cnr e dall’Hub di NBFC, attraverso la Direzione Innovazione, al fine di sostenerne uno sviluppo in linea con gli obiettivi e le attività del National Biodiversity Future Center, identificare sfide e innovazioni, coinvolgere stakeholders, identificare possibili collaborazioni con il contesto di riferimento, anche in ottica di internazionalizzazione.

Le dieci aree di ricerca

Le proposte potranno essere presentate entro e non oltre il 14 marzo 2024 e dovranno riguardare una delle seguenti 10 aree di ricerca: tecnologie innovative per l’identificazione e il riconoscimento di taxa; sistemi innovativi di monitoraggio delle componenti biotiche ed abiotiche degli habitat, ecosistemi, infrastrutture o ambienti interni; sviluppo di soluzioni avanzate per analizzare, integrare e trattare grandi massi di dati (Big Data) con l’obiettivo di gestire rischi per la biodiversità; sviluppo e implementazione di sistemi di gestione tramite tecniche di precision forestry, precision agro-forestry, etc finalizzate a ridurre l’impatto sulla biodiversità e a gestire sistemi strutturalmente complessi; sviluppo di Nature-Based Solutions nell’ottica dell’implementazione di azioni innovative di restauro di ecosistemi marini e terrestri, con l’utilizzo di materiali e approcci sostenibili; sistemi avanzati per la divulgazione, comunicazione e fruizione dei dati e dei contenuti prodotti nel Centro Nazionale mediante tecniche di realtà virtuale ed aumentata, metacontenuti, digital twin, etc.; sistemi di precision fish farming e acquacoltura sostenibile, metodi di allevamento innovativi ed a ridotto impatto ambientale, mangimi circolari ed a bassa impronta di carbonio nell’acquacoltura; identificazione, sperimentazione clinica e produzione di composti con proprietà farmacologiche, nutraceutiche e cosmetiche da specie animali e vegetali; sviluppo di strumenti innovativi per dare soluzioni a favore della conservazione della biodiversità; sistemi avanzati per una pesca sostenibile ed a minore impatto sulla biodiversità.

I progetti, con contributi fino a 1 milione di euro, dovranno, infine, stimolare la partecipazione dei cittadini e degli stakeholder nello sviluppo e nella dimostrazione di nuove tecnologie e applicazioni, e realizzare iniziative mirate per migliorare la sostenibilità delle attività socio-economiche, supportando lo sviluppo del “Biodiversity Science Gateway”, infrastruttura fisica e virtuale di educazione e innovazione attraverso la quale saranno condivisi, valorizzati e diffusi i risultati del NBFC verso la società e il mercato.


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