Tutto sulle batterie delle auto elettriche: dall'estrazione al riciclo

Un approfondimento sulle batterie delle auto elettriche: dall'estrazione di materie prime al riciclo, fino ad arrivare ai progetti di ricerca dell'UE

Di Clarissa Cusimano

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 14-03-2022

Tutto sulle batterie delle auto elettriche: dall'estrazione di materie prime al riciclo, fino ad arrivare ai progetti di ricerca dell'UE.

Risale a pochi giorni fa la notizia del Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti circa la bozza del provvedimento per gli aiuti al settore automotive. Gli incentivi da 1 miliardo di euro all’anno fino al 2030 accompagneranno il processo di transizione che riguarda un settore fondamentale per il Paese.

L’obiettivo principale è quello di favorire l’acquisto di auto ecologicamente compatibili e non soltanto elettriche. Gli incentivi saranno divisi in tre fasce per emissioni di CO2 prodotte, includendo anche vetture benzina e diesel.

Ma cerchiamo di capire, più nel dettaglio, i benefici in termini di economia circolare. Quando la batteria di un’auto cessa di funzionare che fine farà? come viene smaltita? se da un lato le auto elettriche sono la chiave di svolta per decarbonizzare il settore dei trasporti e ridurre le emissioni di CO2, dall’altro è essenziale non trascurare il tema del riciclo delle batterie.

Non bisogna tralasciare il ciclo di vita di esse. Dall’estrazione di materie prime fino al momento in cui le batterie non saranno più utili per l’automobile.

Si stima, infatti, che se se dovessimo riciclare le batterie delle auto elettriche immesse nel mercato entro il 2020, nel 2030 ci ritroveremo a gestire 28 mila tonnellate di rifiuti. L’Unione Europea sta portando avanti diverse iniziative per incentivare processi di ricerca e innovazione.

Gli esperti del settore hanno ancora molto da lavorare sulla questione. Stanno studiando la carbon footprint, cioè l’impronta di carbonio calcolata per l’intero ciclo di vita della batteria di una macchina elettrica.

Uno dei temi più scottanti, riguarda il reperimento dei materiali. Le materie prime come litio, manganese, cobalto e nichel sono tra i principali materiali di estrazione per le batterie. L’estrazione di queste risorse desta preoccupazione a livello ambientale.

Una cosa è però certa: il mercato di auto elettriche è in notevole crescita. Secondo il report “Making the transition to zero- emission mobility” dell’ottobre 2020 rivela che il trend sia cresciuto del 2,4% negli anni fra il 2014 e il 2019.

Progetti di ricerca e innovazione dell'UE

Inoltre, lo scorso 10 dicembre, è stato varato un nuovo regolamento dell’UE che definisce e classifica i vari tipi di batterie circolanti. Utile iniziativa per promuovere un corretto riciclo ai fini delle diminuizioni delle importazioni dall’estero e della riduzione degli scarti.

Tale regolamento, è incentrato a responsabilizzare i produttori e uniformarsi alle regole del riciclo.

Come abbiamo accennato poco fa, l’UE sta portando avanti molte ricerche in quest’ambito. Tra queste, il progetto Battery 2030+, che punta a sostenere iniziative per lo studio e la creazione delle “batterie sostenibili del futuro”;

altro importante progetto è l’European battery Innovation. Quest’ultimo prevede che 12 stati membri hanno l’obiettivo comune di supportare una catena di valore strategico rigurado la mobilità pulita e a zero emissioni.

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